Lo prevede un emendamento al decreto sviluppo, in corso di approvazione in Parlamento. Potranno asseverare tutti gli adempimenti tributari e di lavoro
I Consulenti del lavoro potranno asseverare l'esatta osservanza degli adempimenti tributari e in materia di lavoro, nelle casistiche di appalto di opere e servizi. A stabilirlo un emendamento al decreto sviluppo, in corso di approvazione, che all'art.13 ter rimodula le disposizioni in materia di responsabilità solidale dell'appaltatore, sia nei confronti del subappaltatore che per ciò che riguarda l'effettivo incasso dei crediti dal committente. Dice, infatti, la norma che in caso di appalto di opere e servizi, l'appaltatore risponde in solido con il subappaltatore, nei limiti ovviamente dell'ammontare del corrispettivo dovuto, per il versamento all'erario delle ritenute fiscali sui redditi di lavoro dipendente e per il versamento dell'Iva sulle prestazioni effettuate nell'ambito del rapporto di subappalto. Tale responsabilità, precisa la norma, viene meno se l'appaltatore acquisisce documentazione, dal subappaltatore, che gli adempimenti sono stati correttamente effettuati. Tale documentazione, quindi, potrà essere rappresentata anche da un'asseverazione da parte dei Consulenti del lavoro che attestino la regolarità di cui sopra per conto dell'azienda assistita. Tale asseverazione, oltre ad escludere la responsabilità solidale dell'appaltatore, consentirà all'appaltatore stesso di poter riscuotere il corrispettivo dovuto dal committente in relazione all'appalto concesso. Chiaramente l'asseverazione potrà riguardare sia gli adempimenti del subappaltatore che quelli dell'appaltatore, considerando che quest'ultimo dovrà certificare al committente che gli adempimenti sono stati correttamente seguiti nelle prestazioni oggetto del contratto di appalto.